"Cercai un pezzo di terreno
più umido [...] dissodai un campo [...] Qui seminai il seme restante in febbraio, un po'
prima dell'equinozio di primavera; questo seme, irrorato dalle piogge
di marzo e di aprile, germogliò
molto bene e diede un ottimo raccolto"
D. Defoe, Robinson Crusoe, Garzanti Libri, 1719.
D. Defoe, Robinson Crusoe, Garzanti Libri, 1719.
Robinson, dopo un primo periodo passato sull'isola a raccogliere e cacciare per procacciarsi da vivere, iniziò a coltivare. Così fecero anche i primi uomini. Il passaggio dell'uomo ad argicoltore e allevatore segnò una grande svolta nella storia. Si
tratta di un cambiamento evolutivo. Quando le condizioni
di vita sulla Terra
diventarono
più favorevoli,circa
10000 anni fa,Neolitico (nuova età della pietra), l’uomo
imparò a utilizzare nuove tecnologie,
dando vita a una vera
e propria rivoluzione.Le società sedentarie, dedite
all'allevamento e all'agricoltura,pesero il sopravvento ed iniziarono a produrre il proprio
cibo, selezionando le risorse disponibili, intervenendo nella
definizione degli equilibri ambientali.L’uomo
iniziò a produrre i beni necessari alla propria
sopravvivenza e questo segna l’inizio dell’agricoltura. La
capacità di costruire strumenti finora usati per la caccia (pietre levigate per uccidere e scuoiare gli animali,
lance e frecce con punte in pietra, asce
di varie dimensioni) viene messa a servizio
dell’agricoltura. Si iniziarono a conoscere meglio anche gli animali. I più mansueti vennero addomesticati: pecore,
capre, buoi, asini. In questo modo l'uomo potrà
avere sempre a disposizione carne, latte,
lana e pelli. Importante
è stato l’addomesticamento del cane, che può proteggere
abitazioni e recinti e aiutare l’uomo nella caccia. Anche per questo motivo Robinson Crusoe parla del suo cane come del suo fedele servitore, " Non mi mancarono mai tutte le cose
che poteva fare per me, tutta la compagnia di cui sapeva farmi dono; avrei solo voluto che mi parlasse,
ma questa era una pretesa assurda."
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