"Ma era inutile che me
ne stessi con le mani in mano, in attesa di ciò che non potevo
avere, e l'impellenza estrema mi
aguzzò l'ingegno.[...] potevo formare una specie di zattera [...]"
D. Defoe, Robinson Crusoe, Garzanti Libri, 1719.
"Mi misi a lavorare a questa
canoa come il più stupido degli uomini che abbiano mai avuto un'oncia di cervello. Mi
abbandonavo al piacere di un progetto del genere senza curarmi di
pensare se
sarei mai riuscito a
tradurlo in atto. Non che la difficoltà di varare la barca non si
affacciasse spesso alla mia mente, ma troncavo le
mie stesse perplessità dandomi questa stolida risposta: «Prima costruiamola, poi in un modo o nell'altro
scommetto che riuscirò a farla arrivare in acqua.»
Quando giunsi al termine di
questo lavoro, ne fui oltremodo felice. L'imbarcazione era molto
più vasta di qualsiasi
canoa, operiagua, ricavata da un solo tronco, fra quante ne avevo mai
viste in vita
mia. Mi era costata tanto
olio di gomito, potete esserne certi, ed ora non mi restava che
metterla in mare; e se ci fossi
riuscito, senza dubbio avrei dato corso al viaggio più pazzesco, e
con le minime
probabilità di buon esito,
che sia mai stato intrapreso."
In seguito furono Greci, Cartaginesi e Romani che compresero l'importanza della navigazione marittima e la sfruttarono per i loro commerci, ma anche per le loro continue guerre di espansione. Caduto l’Impero Romano, l’arte del navigare riprese nuovo vigore nel Medioevo per opera dei Veneziani, dei Normanni, dei Genovesi, dei Pisani e degli Amalfitani, nell’Evo Moderno da parte degli Olandesi, dei Portoghesi e degli Spagnoli e, nei tempi più recenti, per merito degli Inglesi, degli Americani e degli Italiani. Tappe fondamentali nello sviluppo della navigazione, furono l’introduzione della bussola nel XIII secolo, l’invenzione del motore a vapore nel XIX secolo e l'utilizzo della nafta la posto del cabone. Dopo la I Guerra Mondiale si diffuse l'uso del motore a combustione interna tipo Diesel e nacquero così le prime Motonavi. Oltre alle imbarcazioni atte alla navigazione in superficie ricoprono un importante ruolo i sommergibili. Essi all'occorrenza possono operare al di sotto della superficie dell'acqua. I primi studi teorici sulla costruzione di un sommergibile sono stati effettuati da Leonardo da Vinci nel 1500 circa, anche se le sue teorie non sfociarono mai in un prototipo funzionante. Il primo tentativo di immersione con un mezzo subacqueo di cui si hanno testimonianze storiche certe, fu nel 1775. A partire dagli anni cinquanta del '800 invece si ebbe l'evoluzione del sottomarino il quale venne chiamato sommergibile. Il termine si riferisce propriamente alle unità create per navigare e combattere in immersione piuttosto che in superficie e si applica a tutte le unità moderne.
- PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO:
Sull'evoluzione delle costruzioni navali ad opera delle varie civiltà è utile leggere il seguente documento in pdf: Storia delle imbarcazioni-Donata Allegri-Aprile 2008
Inoltre per tenere desta l'attenzione, il video sotto proposto è estremamente istruttivo e piacevole:
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