sabato 6 aprile 2013

Navigazione

"Ma era inutile che me ne stessi con le mani in mano, in attesa di ciò che non potevo avere, e l'impellenza estrema mi aguzzò l'ingegno.[...] potevo formare una specie di zattera [...]"

"Mi misi a lavorare a questa canoa come il più stupido degli uomini che abbiano mai avuto un'oncia di cervello. Mi abbandonavo al piacere di un progetto del genere senza curarmi di pensare se
sarei mai riuscito a tradurlo in atto. Non che la difficoltà di varare la barca non si affacciasse spesso alla mia mente, ma troncavo le mie stesse perplessità dandomi questa stolida risposta: «Prima costruiamola, poi in un modo o nell'altro scommetto che riuscirò a farla arrivare in acqua.»
Quando giunsi al termine di questo lavoro, ne fui oltremodo felice. L'imbarcazione era molto più vasta di qualsiasi canoa, operiagua, ricavata da un solo tronco, fra quante ne avevo mai viste in vita

mia. Mi era costata tanto olio di gomito, potete esserne certi, ed ora non mi restava che metterla in mare; e se ci fossi riuscito, senza dubbio avrei dato corso al viaggio più pazzesco, e con le minime

probabilità di buon esito, che sia mai stato intrapreso."

D. Defoe, Robinson Crusoe, Garzanti Libri, 1719.

Fin da epoca preistorica il mare ha rappresentato una via di comunicazione abbastanza rapida e sicura. La nave costituisce un mezzo per affermare la supremazia dell’uomo sull’ambiente che lo circonda. E' inoltre veicolo d’esplorazione e di scoperta, uno strumento per trasportare uomini e merci, aprire nuove vie commerciali e vincere battaglie. Il viaggiare per mare, con un mezzo costruito dall’uomo, è un’attività che risale agli albori della civiltà, quando gli esseri umani impararono ad utilizzare rudimentali ausili di galleggiamento. L'utilizzo di questo mezzo di locomozione si stima sia iniziato circa 6000 anni fa. Il tronco, la zattera, il tronco scavato, i fasci di giunchi, la corteccia degli alberi e la pelle degli animali sono le diverse e più remote tappe della prima fase nella tecnica di costruzione delle imbarcazioni con la quale si sviluppò la tecnica delle costruzioni navali. Quando al remo fu sostituita la vela si rese disponibile un'energia a costo praticamente nullo e ben più grande di quella muscolare dell'uomo. Inventori delle prime grosse navi fluviali furono gli antichi Egizi nel quarto millennio a.C. Utilizzarono per costruirle fasci di papiri legati strettamente. Il Nilo fu il mezzo di comunicazione che rese possibili spostamenti veloci di uomini e merci dal Nord al Sud del Paese. Seguirono i Fenici ai quali si deve la costruzione delle prime navi d’altura,cioè destinata alla navigazione in alto mare, per i collegamenti tra le varie regioni mediterranee. 


In seguito furono Greci, Cartaginesi e Romani che compresero l'importanza della navigazione marittima e la sfruttarono per i loro commerci, ma anche per le loro continue guerre di espansione. Caduto l’Impero Romano, l’arte del navigare riprese nuovo vigore nel Medioevo per opera dei Veneziani, dei Normanni, dei Genovesi, dei Pisani e degli Amalfitani, nell’Evo Moderno da parte degli Olandesi, dei Portoghesi e degli Spagnoli e, nei tempi più recenti, per merito degli Inglesi, degli Americani e degli Italiani. Tappe fondamentali nello sviluppo della navigazione, furono l’introduzione della bussola nel XIII secolo, l’invenzione del motore a vapore nel XIX secolo e l'utilizzo della nafta la posto del cabone. Dopo la I Guerra Mondiale si diffuse l'uso del motore a combustione interna tipo Diesel e nacquero così le prime Motonavi. Oltre alle imbarcazioni atte alla navigazione in superficie ricoprono un importante ruolo i sommergibili. Essi all'occorrenza possono operare al di sotto della superficie dell'acqua. I primi studi teorici sulla costruzione di un sommergibile sono stati effettuati da Leonardo da Vinci nel 1500 circa, anche se le sue teorie non sfociarono mai in un prototipo funzionante. Il primo tentativo di immersione con un mezzo subacqueo di cui si hanno testimonianze storiche certe, fu nel 1775. A partire dagli anni cinquanta del '800 invece si ebbe l'evoluzione del sottomarino il quale venne chiamato sommergibile. Il termine si riferisce propriamente alle unità create per navigare e combattere in immersione piuttosto che in superficie e si applica a tutte le unità moderne.


  • PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO:
Sull'evoluzione delle costruzioni navali ad opera delle varie civiltà è utile leggere il seguente documento in pdf: Storia delle imbarcazioni-Donata Allegri-Aprile 2008 

Inoltre per tenere desta l'attenzione, il video sotto proposto è estremamente istruttivo e piacevole:


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