"Ma dopo dieci, dodici
giorni da quando ero sbarcato, mi resi conto che avrei perso la
nozione del tempo per mancanza di
libri, di penna e d'inchiostro. [...] Onde, per evitarlo, con un
coltello incisi a lettere maiuscole su un grande palo queste parole: «Qui giunsi
a terra il 30 settembre 1659»; poi ne feci una grande croce e la
infissi lungo la spiaggia nel punto in cui
ero sbarcato la prima volta; ed ogni giorno sui lati di questo palo
squadrato come una tavola incisi ogni
giorno una tacca col mio coltello, e ogni sette una tacca lunga il
doppio, e contrassegnando l'inizio di
ogni mese con una tacca lunga il doppio di queste ultime; e in tal
modo tenni il mio calendario,
ossia il mio computo settimanale, mensile e annuale del tempo."
D. Defoe, Robinson Crusoe, Garzanti Libri, 1719.
La nozione di tempo, che come un fiume scorre senza sosta e
inesorabilmente, forse è sempre
esistita nella mente dell'uomo, ma l'esigenza di misurarne la durata deve essere
sorta in un momento successivo. Solo quando, dopo essersi organizzato in
gruppi, l’uomo sentì la necessità di ripartire la giornata tra il periodo da
riservare al lavoro e quello da dedicare alle cerimonie religiose e al riposo. Tanto più, quando l'uomo da
cacciatore divenne agricoltore, ebbe il bisogno di imparare a
conoscere l'alternanza delle stagioni.
Una pagina molto interessante sull'argomento:
CURIOSITA':
Leonardo da Vinci nel XV
secolo si interessò moltissimo all'orologeria e a tutto quanto
avesse a che fare con la misurazione del tempo.
Il disegno,
realizzato tra il 1487 e il 1505, rappresenta uno studio di Leonardo
per la realizzazione di un orologio. È contenuto nel codiceForster.
Il funzionamento dell'orologio, ricostruito nel museo a Firenze delle macchine di Leonardo da Vinci, è descritto dal video che ho girato:
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